PREMIO NARRATING EQUALITY – Motivazione classifica finaliste

Premio Narrating EqualityMOTIVAZIONI  CLASSIFICA FINALISTE – VIII EDIZIONE 

PRIMA CLASSIFICATA – El hada rosa di  Susana Torrubiano Angulo

Per la brillante capacità inventiva nella creazione del personaggio protagonista della storia dai toni buffi e spiritosi, ma al contempo rappresentativo esso stesso, del significato più pregnante  di “stereotipo”.

Per l’abilità immaginativa nel dare vita a situazioni sorprendenti, attingendo ad un immaginario fantastico raffinato, e per la cura, altrettanto pregevole, nel caratterizzare i vari personaggi.

La qualità degli elementi segnalati riesce a conferire al testo un esempio di eccellente equilibrio tra coerenza al tema del  premio e godibilità di un vero e proprio divertissement.

SECONDA  CLASSIFICATA – Girotondo in giallo di Maria Cristina Bulgheri

Ciò che ai bambini e alle bambine risulta naturale e limpido, appare disorientante e annebbiato ai grandi e alla loro mentalità, spesso infarcita da stereotipi di genere negativi che condizionano e alterano pensieri e azioni.

Questo il senso più pregnante del testo, agile per la chiarezza espositiva, fresco per la leggerezza espressiva, felice sia dal punto di vista del ritmo narrativo che della qualità della prosa. Il finale positivo della storia fa ben sperare sulla capacità di riflessione e ravvedimento degli adulti.

TERZA CLASSIFICATA – Mi  pie perfecto di María Del Prado Márquez Ruiz

Rovesciare il punto di vista delle cose e saperne gestire con maestria le conseguenze che a cascata ne derivano, appare il tratto distintivo del testo, la cui  originalità risulta il tratto distintivo.

Centrata brillantemente la non facile impresa di rivisitare elegantemente una nota fiaba della tradizione, proponendone ai lettori una versione inattesa, accattivante e sicuramente più vicina alle condizioni del contemporaneo. Grande accuratezza descrittiva nel creare contesti e situazioni in cui si muovono i personaggi principali.

QUARTA  CLASSIFICATA – Gli errori di B. N. di Maria Sogaro

L’architettura interna del testo rivela piglio da “giallista” nell’autrice  e abilità narrativa nel dare vita ad un  sapiente intreccio di vicende, personaggi e situazioni. Il susseguirsi di accadimenti che animano la trama alimentano sin dall’inizio una graduale e crescente suspense che riesce a mantenersi inalterata sino alle ultime battute della storia.

Il rimando ad una tradizionale ricorrenza delle festività, molto cara all’universo bambino, diventa un intelligente escamotage per affrontare  con originalità il tema delle famiglie “arcobaleno”.

QUINTA CLASSIFICATA – Rumori selvaggi di Milvia Vincenzini

L’irriverenza degli agiti e della situazione insolita che accompagna la protagonista della storia sono accompagnati da un’ irresistibile simpatia ed empatia che il personaggio suscita in chi legge.

 L’autrice è riuscita a conferire al testo un ritmo narrativo incalzante e brioso al tempo stesso. La trama  della storia sicuramente inattesa e a volte connotata da toni ironici fa da sfondo a  personaggi i cui caratteri divertenti e spassosi catturano sicuramente l’attenzione di un pubblico bambino.

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Sono la Presidente dell'Associazione Woman to be e come tale ho collaborato a dare vita a numerose iniziative volte a valorizzare le donne in contesti diversificati. Mi occupo da anni di Letteratura per bambini/e e ragazzi/e dando vita a iniziative diverse.